07) Autolesionismo

 

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07)

Adolescenti.

Tornando ai nostri adolescenti chiunque abbia avuto la possibilità di osservarli o condividerne gli spazi aggregativi, fisici e mentali, avrà notato delle similitudini con quanto descritto sopra (parlo di adolescenti perché anche in caso di età anagrafiche superiori, l’età psichica sarà comunque ascrivibile a quel periodo della vita mai integrato). E naturalmente delle differenze.

Proverò a concentrarmi particolarmente su queste in quanto rappresentative dell’inversione di funzione di tali riti per alcuni significativi tratti (integrazione – emarginazione). Prima una breve citazione dei tratti comuni a seconda del comportamento osservato.

A) Nell’uso della cannabis è eclatante il rito della preparazione, della condivisione, del racconto delle esperienze condiviso, della regolamentazione dell’atto del fumare, alle responsabilità dei nuovi arrivati che man mano vengono concesse: di procurarsi la sostanza, della preparazione, del numero di tiri concessi. Diritti doveri che devono essere guadagnati tramite il rispetto della “comunità”.

B) Nel l.s.d. si ha la presa in consegna da parte di un consumatore esperto del novizio o è consigliata la presenza di un “tripsitter” ovvero di una persona non allucinata deputata ad aiutare il viaggiatore, per sostenerlo nell’evenienza di un “bad trip” ( il temine contenerlo nel caso specifico sarebbe ideale: non lo uso perché incompreso razionalmente e quindi non funzionale).

C) Nell’eroina oltre allo scambio della siringa c’è una coalizione nel gruppo di consumatori teso al controllo e alla difesa. Prima almeno della terribile deriva tossicologica della sostanza: non lascia spazio a nessun tipo di pensiero e il passaggio all’atto diventa una costante in un caotico tutti contro tutti.

D) Per quanto riguarda l’uso di pastiglie, m.d.a., anfetamine, chetamina, (mi scuserete se dimentico qualche importante componente della squadra) si sono creati veri e propri gruppi semi – ufficiali che formano spazi aggregativi come le “community” su internet. Gruppi chiusi, oltranzisti, che hanno nell’organizzazione di rave una delle manifestazioni principali, spesso basati sul solo passaparola. Modalità di richiamo dei cospecifici fortemente esclusiva.

E) Tratto estetico comune distintivo è sicuramente il piercing: è praticato in alte percentuali dai partecipanti ai gruppi sopracitati (insieme ai tatuaggi): svolge anche lui la funzione di riconoscimento gruppale. Lo scaring, il piercing ed affini sono un palese manifestazione del tentativo di generare un marchio identitario, sottocultura del mondo dei tatuaggi.

Va sottolineato che un certo uso di sostanze, il tatuaggio, il piercing in tutte le sue declinazioni affondano le proprie radici nella storia più remota dell’essere umano, quasi fossero rappresentazioni archetipiche di comunicazioni Elementali. Lo scopo principale indiviaduabile nella riconiscibilità all’interno di un codice sociale sessuale in prima istanza, si declinava in un successivo derivato nella possibilità di riconoscere l’individuo e collocarlo socialmente osservandone solamente gli ornamenti così da regolare rapidamente le relazioni intragruppo a partire da società preistoriche dove le possibilità comunicative erano certamente ridotte o si andavano raffinando.
Come si può notare, poco è cambiato.

Tutti questi gruppi hanno inoltre un codice comunicativo di stampo gergale più o meno rigido a identificare in modo ancora più stretto la cerchia.

CONTINUA..

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